Che sindaco vorrebbe?

Imola / Amministrative 2018
C’è grande aspettativa sui nomi di coloro che si candideranno alla carica di sindaco del Comune di Imola. Però, prima ancora dei nomi, può essere interessante sapere che tipo di profilo debba avere il candidato o la canditata.
Al riguardo abbiamo quindi rivolto alcune domande a diversi opinionisti e portatorii di interesse del territorio.
Le quattro domande sono:

  1. Per candidarsi alla carica di sindaco di Imola meglio essere un politico o un amministratore di professione oppure provenire dal mondo lavorativo, delle professioni, o della cosiddetta società civile?
  2. Preferibile uomo o donna? E perchè?
  3. Deve essere portatore di quali idee e valori?
  4. Quali temi dovrebbe mettere ai primi tre posti di una ipotetica scala di priorità per il suo mandato?

Le risposte di Alberto Forchielli, economista, investitore, fondatore e partner del Mandarin Capital Partners II

  1.  “Generalmente sono per i professionisti. Purtroppo per fare il sindaco bisogna saper affrontare così tante questioni burocratico-amministrative che chi non ha esperienza rischia di rimanere impantanato subito. La politica va conosciuta, è un mondo a parte. Detto questo, non è che decanto Berlusconi o Trump, amo le figure intermedie, che hanno esperienze anche su altri settori”.
  2. “Io sono un convinto tifoso delle donne. Non è un discorso di quote rosa, le ritengo superiori agli uomini in molti aspetti. Sono un loro ammiratore, per me fanno sempre meglio degli uomini”.
  3. “Mi piacerebbe una persona super-partes, non compromessa con gruppi di potere e in grado di entrare nel ruolo senza debiti elettorali, con meno legacci possibili”.
  4. “Il candidato ideale deve avere come priorità il problema della delinquenza spicciola, che negli ultimi anni è diventato troppo pesante, anche a Imola. Sulla crescita economica non possiamo farci più niente: in un mondo globalizzato, in un paese indebitato, nemmeno il Primo Ministro conta, immaginiamoci quello che potrebbe fare un sindaco. Un tema fondamentale è l’educazione dei ragazzi. Anche la scuola deve essere una priorità: bisogna dire ai ragazzi che non è più il tempo dello svago, bisogna studiare e studiare duro. La vita comincia a 14 anni non a 22, quando si esce dall’università e non si sa cosa fare. È necessario dare appoggio agli insegnanti, ai presidi, alla scuola. Questo dipende anche dall’atteggiamento generale della collettività. Perché Imola si risolleva solo se ha una scuola di primo ordine. Il sindaco dovrebbe sostenere questi ragionamenti ed esprimere valori forti in questo senso. Infine, Un altro tema è quello del centro storico, che vedo spegnersi in modo tragico. Facciamoci venire delle idee”.

 

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