“Il Potere è Noioso” – La recensione di Valentino Blasone

La storia dello Zio Global Forchielli raccontata dal Cantagallo Menestrello Mengoli. 

 

Appartengo a una generazione dove in ogni famiglia, seppure allargata ai parenti lontani o agli amici, c’era lo Zio d’America.

Nella mitologia di noi ragazzini, nell’Italia del pieno boom economico, c’erano i racconti sullo Zio (anche se magari proprio zio non era) che all’inizio del secolo o fra le due guerre era partito in piroscafo verso il nuovo mondo, a sud o a nord.

Il più delle volte si partiva per necessità, alcune altre per un senso di ventura e di sfida verso il corso della Storia.

Dello Zio d’America si conoscevano sono le sue storie, ma non lo si era mai incontrato.

Era semplicemente una leggenda e volte, almeno nei sogni, una strada da seguire.

 

Alberto Forchielli è lo Zio Global.

È colui che, ancor prima che gli eventi accadessero, era già lì a percorrere la strada dei nuovi scenari.

A me piace immaginarlo surfista che con amabile incoscienza mista a profonda conoscenza e lungimiranza si muove tra le onde dello sviluppo economico, che non sono mai uguali a quelle di prima, né per grandezza, né per direzione.

In questo il surfista è qualcuno che anticipa le situazioni e quindi si trova a proprio agio nell’andare lungo nuovi sentieri, imprevisti ai più.

No, non è fortuna, è invece una predisposizione alla conoscenza e al nuovo, un voler affrontare le sfide e non subirle, un essere al fronte, in trincea, per strada e non in ovattati ambienti noiosi, dove si amministra il potere ma non si vive il mondo.

 

Chi, come me, ha la fortuna di conoscere lo Zio Global, sa che non potrebbe essere diverso da quello che è e sa che la sua storia non potrebbe non essere quella che è stata.

È il suo futuro non potrà che continuare ad essere pieno di esempi per chi è pronto a mettersi in gioco.

 

Così come da ragazzini si immaginava le storie dello Zio d’America nella Little Italy, così i giovani di oggi dovrebbero seguire l’esempio dello Zio Global, ed imparare che il mondo non è poi così grande, ma invece è una fantastica esperienza viverlo e conoscerlo a pieno, uscendo dal proprio guscio che sa di protettivo e che invece limita e mortifica i talenti e lo sviluppo della conoscenza.

 

I giovani dovrebbero imparare quindi che, come lo Zio Global, mettersi in gioco è la vera arte da praticare.

 

Ma chi racconta tutto questo e le gesta dello Zio Global?

Beh per ciò non poteva che esserci il Cantagallo Menestrello Michele Mengoli che, come nella favola della Disney insieme al suo strumento accompagnava le gesta epiche di Robin Hood contro il perfido sceriffo di Nottingham e Giovanni il re fasullo d’Inghilterra, nel libro ci conduce mirabilmente a conoscere le strade seguite dallo Zio Global.

 

Uno fa, l’altro racconta, il duo Zio Global Forchielli e Cantagallo Menestrello Mengoli ci regala quindi un libro che ci insegna tanto e soprattutto ci stimola ad imparare ad anticipare l’onda perché alla fin fine Imola o Boston, Shanghai o Singapore sono tutti luoghi dove chi vuole può dar lustro ai propri talenti.

Senza dimenticare però l’etica di non litigare mai con un proprio sottoposto ma sempre e solo con un proprio capo.

Perché lo Zio Global è anche, a suo modo, un eroe dei nostri tempi.

 

 

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