Coronavirus: “Se lo Stato perde i ricavi ci rimettiamo tutti”

✔️Dobbiamo pensare alla ripresa, non sono pessimista aspetto che inizino a calare i casi, come la Cina insegna. La #Cina, dopo il contagio del #CoronaVirus, sta gradualmente tornando a regime, noi siamo un mese in ritardo rispetto alla Cina quindi per fine aprile, inizio maggio dovremo essere in palla

✔️Chiaramente I modelli dittatoriali hanno pregi e difetti, riescono ad implementare certe cose molto più rapidamente, come espropriare una strada in un mese, a fare un opera in un anno, o fare un ospedale in una settimana; le misure prese in Italia e prese in Cina sono equivalenti, è chiaro che in Cina l’enforcement è molto più spiccato, loro hanno sotto l’aspetto tecnologico dei sistemi di geolocalizzazione che riuscivano a bloccare la gente e a ricostruire dove era andata, poi hanno un sistema di controllo sociale molto superiore al nostro e di fatto avevano il tessuto del paese sottocontrollo, quartiere per quartiere, edificio per edificio, e infine hanno moltissima gente da mettere a disposizione per la sicurezza; pero devo dire che anche se nostre misure non sono implementate con lo stesso vigore e incisività, mi sembra che la gente obbedisca senza bisogno di essere incarcerata. Ci sono voluti due decreti ok, ma anche in Cina, ce ne sono stati più di due, e comunque non vorrei la dittatura cinese per risolvere questa malattia

✔️A chiudere tutto ci andrei piano, soprattutto per le aziende manifatturiere, perchè sarebbe un danno all’export molto molto elevato, nelle nostre imprese manifatturiere, da un lato ci sono quelle belle, che hanno potere di mercato, e che possono anche chiudere 2/3 settimane che i clienti non scappano, poi ci sono tante imprese, le cosiddette “commodity bases”, che se chiudono 2/3 settimane i clienti vanno altrove, come per esempio nella ceramica; i miei della ceramica sono molto preoccupati, se si chiude i clienti vanno altrove, non aspettano l’apertura ma vanno a comprare le mattonelle in Spagna, per cui io con la chiusura totale ci andrei molto molto calmo

✔️Noi abbiamo un’azienda che esporta prodotti alimentari negli USA, si tratta di un prodotto surgelato, e ci hanno chiesto di allegare un certificato che dichiarasse che era “coronavirus free”, bisogna fare un po’ di educazione e spiegare bene che il virus non si trasporta con i beni via nave o aerea, non sopravviverebbe per tutto il viaggio, e sarebbe bene spiegarlo dal momento che c’è molta psicosi, corriamo il rischio che i prodotti italiani vengano penalizzati. Tra i camionisti che non vengono a caricare beni, le aziende straniere che non vogliono nostri commerciali la’, i nostri clienti che non vengono qua e quelli che chiedono i certificati di “coronavirus free” siamo penalizzati più del dovuto, questa è la cosa che mi preoccupa

✔️Situazione diversa dalla crisi del 2008, qui la finanza aiuto fino ad un certo punto, le borse non rispondono agli stimoli monetari, ne’ a quelli di FED ne’ a quelli della BCE, non rispondono perchè se mancano i beni,  non vengono prodotti e non viaggiano, c’è poco da fare, c’è poco da stimolare la domanda e stimolare i prestiti, bisogna aspettare, i tassi di interesse non possono fare niente contro il virus, bisogna aspettare che passi

✔️Non critico la BCE, anche la FED ha abbassato di 50 punti ma non è successo nulla, critico le parole sfortunate della Lagarde, non so perchè si sia sentita in dovere di dire quello che ha detto, era del tutto superfluo, poteva fare a meno di menzionare la spread, non bisogna mai parlare troppo, lei ha parlato troppo e a sproposito

✔️Assenza UE? ringraziamo che c’è azione #BCE, ringraziamo che sono disposti ad erogare dal Patto di Maastricht, ma aspettare che i paesi si mettano d’accordo per agire in modo coordinato.. non riusciamo noi in Italia a farlo fra regioni e stato centrale, immaginate in #Europa con paesi cosí diversi. Io non ho mai grandi aspettative dalla UE, per cui non rimango mai deluso, l’UE ormai ha concluso un ciclo, ha creato mercati, una struttura, un budget comune, ha creato la Banca Centrale; ha fatto moltissimo e fare di più è difficilissimo in questo momento e la lotta è mantenere quello che si è fatto e fare in modo che non si disgreghi, in attesa che succedano eventi che ci forzino ad integrarci maggiormente

✔️Un problema che vedo è che i ricavi italiani debbano cadere in maniera importante, non ho ancora letto una stima di quanto possono cadere gli introiti fiscali e ho il terrore di essere preso in mezzo, pensiamo ad aumentare i costi ma nessuno pensa ai ricavi, non vorrei ritrovarmi domani con un deficit enorme perchè IVA e accise sono crollate, e una stima la vorrei vedere, parole su parole, pagine su pagine ma neanche un trafiletto che indica questa stima

✔️Sia chiaro, la vita dei cittadini prima di tutto, ma tutte le decisione di risorse in campo sanitario implicano certi sacrifici di vite umane, quindi non è sbagliato trovare un punto di equilibrio tra necessità economica e sanitaria, in questo momento se uno fa un ragionamento per trovare il giusto equilibrio viene additato come sporco profittatore, mentre vorrei ricordare che sempre, in qualunque momento si ragioni di risorse destinate alla salute, anche a regime ordinario, è sempre implicito un compromesso tra necessita economica, necessita sanitaria e necessita etica, perchè bisogna considerare anche, che se l’economia non va, nel lungo periodo ammazza un sacco di gente

✔️Credo che l’imprenditore debba essere lasciato libero di decidere, secondo responsabilità, se chiudere o meno la sua azienda, non deve esse loro imposto di chiudere

La puntata di: “BUCCE DI BANANA E VOLI D’AQUILA. SCIVOLONI E IDEE GENIALI DELLA FINANZA”, condotta da Annalisa Lospinuso, andata in onda oggi su LeFontiTV

https://www.youtube.com/watch?v=BjPN9WTxgcc

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