Ecco l’esperienza di un Italiano che lavora in Cina per un’azienda Cinese

Buon pomeriggio Alberto!
Che la seguo in maniera quasi maniacale è (doveroso ma) scontato dirlo!

Abito e lavoro in Cina, nella periferia di Shenzhen.
Voglio renderla partecipe di ciò che accade, e sempre più sta prendendo piede, nell’esperienza della condizione cinese vissuta dallo straniero che viene qui per lavorare.
Non è solo un report della mia esperienza, ma colleziono esperienze di altri stranieri (italiani compresi) che posso provare.

Il collo dell’imbuto per l’ingresso degli stranieri si sta chiudendo.
Fare una Visa oggi significa dover incorrere in beghe burocratiche facilmente sgambettabili.
Il contratto non vale letteralmente nulla. Lavoro in un’azienda che produce e vende …………. da circa 5 mesi, e il mio contratto è stato cambiato un numero indicibile di volte.
Al contrario, l’azienda può dettare qualsiasi nuova regola con la consapevolezza che verrà ovviamente ricevuta e rispettata.
Portare i risultati a fine mese è solo uno degli obiettivi: l’essere conformi alle politiche aziendali è l’altra faccia della medaglia.
Attenzione: non parlo di normali regole etiche-comportamentali, parlo di come devi stare seduto, di quante volte ti alzi, o di fornire report sulle chiamate che si fanno (si, lavoro anche con il telefono) per controllare chi chiami e con che risultato.

5/7 del (mio fasullo) contratto è basato su un numero elevato di norme in merito alla segretezza delle informazioni che devi tenere riservate, eh… no, non lavoro per alcuna agenzia di intelligence.
La vera parte del sinallagma contrattual è mal espressa e occupa una pagina e mezza, coscienti del fatto che la cambieranno quando e come vogliono.

E’ sensibile un crescente diffuso “malcontento” nel confronto dello straniero. E’ visto (letteralmente) come troppo “freestyle” e difficile da renderlo adatto a seguire norme.
Norme che rispettano solo quando fanno comodo a loro.

Le do una notizia: sapeva che la stragrande maggioranza di aziende cinesi presenti su Amazon NON paga l’IVA?
Come la mia azienda. Che adesso si sta attrezzando ad iniziare a pagarla con il contagocce, ben supportati dal governo che la rimborsa per il 10%.

Abbiamo necessità di rimodulare l’Italia e l’intera Europa.

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