Sidam rileva Emotec, cresce il polo medicale

Il gruppo Mandarin compra la società emiliana di dispositivi medici

Camaggi (Mcp): «Con l’integrazione di operatori italiani ed esteri penetreremo in nuovi mercati»

A poco più di un anno dall’ingresso nell’azionariato del Fondo MPC (Mandarin Capital Partners) prende forma la strategia di sviluppo del gruppo Sidam, player storico del polo biomedicale di Mirandola, con un’operazione all’interno del distretto modenese che rappresenta il primo passo di un percorso ben delineato di crescita per linee esterne con orizzonti internazionali. È stata infatti annunciata ieri l’acquisizione di Emotec, piccola e solida realtà del territorio, fondata nel 1983 e tuttora guidata da Francesco Schittini, che come Sidam è nata producendo dispositivi monouso per le grandi multinazionali del settore biomedico insediate nel cluster modenese, ma ha via via diversificato puntando su soluzioni innovative non solo per il biomed ma per la farmaceutica, arrivando a 6 milioni di euro di fatturato, per l’80% realizzato all’estero. «Attraverso l’integrazione di operatori del settore, italiani e internazionali, puntiamo ad allargare il portafoglio clienti e prodotti e a penetrare in nuovi mercati, per consolidare il ruolo del gruppo Sidam come cosviluppatore di innovazione sia al fianco dei partner industriali sia con progetti propri in nuove aree di business. Emotec rappresenta la società ideale per il perseguimento di questa strategia di build-up», spiega Alberto Camaggi, managing partner di MCP. L’M&A di Emotec permette al gruppo di fare un salto dimensionale a 26 milioni di euro di fatturato consolidato con circa 130 dipendenti, e di poter contare su uno stabilimento nuovissimo ed efficiente a Medolla, ricostruito dopo il terremoto del 2012, distante meno di 3 chilometri dalla fabbrica di Sidam a Mirandola. Sidam, anche grazie all’acquisizione nel 2016 di BTC Medical Europe (azienda veronese complementare, specializzata in dispositivi per somministrare farmaci) è oggi attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di articoli monouso e disposable con applicazioni dedicate principalmente alla radiologia diagnostica. Investe ogni anno circa un milione di euro in R&S e collabora costantemente con università, ospedali e centri ricerca. «Emotec si inserisce perfettamente nel nostro piano di sviluppo strategico, che prevede una crescente focalizzazione su applicazioni rivolte a raccolta, processing, trasferimento e packaging di biofarmaci e altri liquidi medicali, passando dalla radiodiagnostica alla radiofarmaceutica fino ai dispositivi per la chirurgia gastrointestinale», spiega Annalisa Azzolini, ad di Sidam. Gruppo che nella compagina azionaria oltre al Fondo MCP vede la stessa famiglia Azzolini (che nel 1991 fondò Sidam), Marsupium Srl (di Stefano Venturi e Carlo Bonomi) e Berrier Capital (Alberto Craici). «L’ingresso nel gruppo Sidam consentirà a Emotec di accelerare la crescita attraverso opportunità di cross-selling e, grazie alle maggiori risorse che potranno essere dedicate, allo sviluppo di prodotti innovativi», sottolinea Schittini, che resterà in azienda nel ruolo di ad affiancato da Carlo Bonomi nel ruolo di presidente. Il 2021 si chiuderà con una crescita a doppia cifra sia per Sidam (reduce da un +25% dei ricavi anche nell’anno buio del Covid, chiuso a 18 milioni di euro di fatturato che saliranno a 21 nel prossimo bilancio) sia per Emotec.

L’articolo di Ilaria Vesentini, pubblicato su Il Sole 24 Ore, 3 dicembre 2021

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